L'edificio è costruito in forma basilicale e stile deutero-bizantino o proto-romanico, che si caratterizza per i concetti architettonici di massa, solidità ed essenzialità. Il materiale impiegato è il cotto, proveniente dai resti della precedente costruzione, come lo attestano i frammenti di marmo e pietra che troviamo incastonati nei muri esterni. Tra questi è interessante quello riproducente una mano benedicente ( XII secolo) che faceva parte di una croce viaria che segnalava ai pellegrini un luogo di ristoro. L’interno è a tre navate divise da quattro archi poggianti e caratteristici pilastri a T. Nella navata di destra c’è un quadro rinascimentale raffigurante S. Maria Maddalena, S. Onofrio e S. Otmaro; in quella di sinistra, invece, troviamo i resti di un affresco del XVI secolo, dove si può riconoscere l’apostolo S. Andrea. L’abside è rivolta ad oriente per simboleggiare, nel sorgere della luce, la venuta di Gesù Cristo nel mondo: luce di vita per gli uomini. Vi sono dipinti due affreschi raffiguranti il Padre Eterno benedicente, attorniato da angeli adoranti, e la Vergine Maria in trono con il Bambino Divino tra i Santi Stefano e Lucia vergine e martire.